19-04-2024
L’urgenza di automatizzare i sistemi di movimentazione e di trasporto all’interno di uno stabilimento ha in un primo momento riguardato quasi esclusivamente aziende di grandi dimensioni, stante la loro capacità di poter ammortizzare in tempi contenuti il massiccio investimento necessario. Complici il progressivo contenimento dei costi dei robot collaborativi e la loro evoluzione dal punto di vista della semplicità di programmazione, installazione, utilizzo e di sicura e garantita co-esistenza con l’operatore, anche le piccole e medie imprese hanno potuto soddisfare l’esigenza di rendere automatici i processi di asservimento macchine, così da non dover gestire manualmente l’intero trasporto del materiale primario dal magazzino alla linea di produzione. Ambizione manifestata e dichiarata di tante realtà, manifatturiere in primis, era usufruire di robot automatici che collegassero tutto il flusso di valore all’interno della fabbrica, così da garantire risparmi di tempo e miglioramenti nella qualità del prodotto, intesa innanzitutto come robusto contenimento degli scarti di produzione.
È sulla base di questi principi che CMD SpA ha deciso di introdurre quella che è risultata essere per la società stessa la soluzione ottimale in ottica di intralogistica, cioè dotarsi di una flotta di robot intelligenti. La scelta della società fondata a Caserta poco più di mezzo secolo fa, trasformatasi progressivamente da piccola officina ad industria globale il cui core business verte sulla lavorazione di precisione di un’ampia serie di parti meccaniche automotive (basamenti, testate, cambi, coppe olio, sistemi di iniezione e altri prodotti motoristici), è caduta per un ventaglio di ragioni sui robot collaborativi di Bosch Rexroth. Nella valutazione di CMD su quale potesse essere l’AMR (Autonomous Mobile Robot) ideale rispetto alla gamma messa a disposizione dai vari competitor presenti sul mercato, si sono rivelate vincenti le caratteristiche peculiari del prodotto marchiato Bosch Rexroth. Sull’esito dell’indagine condotta dal cliente, inerente in prima battuta alla valutazione dell’impatto aziendale conseguente all’inserimento di un sistema di movimentazione automatico, hanno pesato molteplici fattori.
A favore di Bosch Rexroth hanno giocato l’assoluta “non necessità” di alcun riscontro fisico da installare sui pavimenti e sui muri dello stabilimento (vedi QR code, markers magnetici o catadiottri), essendo gli AMR dotati di laser scanner capaci di identificare puntualmente ostacoli a terra e al di sopra dell’area di funzionamento dei sensori, e la tecnologia SLAM che supporta il robot, tale da offrire totale autonomia al sistema a prescindere da ogni tipologia di problema evidenziabile all’interno del layout. Va aggiunto che CMD SpA vanta anche capacità di progettazione e di sviluppo software, e ciò ha ulteriormente agevolato l’integrabilità del sistema all’interno del suo plant. In particolare, Il team Automazione della CMD SpA ha valutato l'utilizzo di robot mobili (AMR) per ottimizzare le attività di movimentazione dei materiali all'interno delle linee di produzione.
È sulla base di questi principi che CMD SpA ha deciso di introdurre quella che è risultata essere per la società stessa la soluzione ottimale in ottica di intralogistica, cioè dotarsi di una flotta di robot intelligenti. La scelta della società fondata a Caserta poco più di mezzo secolo fa, trasformatasi progressivamente da piccola officina ad industria globale il cui core business verte sulla lavorazione di precisione di un’ampia serie di parti meccaniche automotive (basamenti, testate, cambi, coppe olio, sistemi di iniezione e altri prodotti motoristici), è caduta per un ventaglio di ragioni sui robot collaborativi di Bosch Rexroth. Nella valutazione di CMD su quale potesse essere l’AMR (Autonomous Mobile Robot) ideale rispetto alla gamma messa a disposizione dai vari competitor presenti sul mercato, si sono rivelate vincenti le caratteristiche peculiari del prodotto marchiato Bosch Rexroth. Sull’esito dell’indagine condotta dal cliente, inerente in prima battuta alla valutazione dell’impatto aziendale conseguente all’inserimento di un sistema di movimentazione automatico, hanno pesato molteplici fattori.
A favore di Bosch Rexroth hanno giocato l’assoluta “non necessità” di alcun riscontro fisico da installare sui pavimenti e sui muri dello stabilimento (vedi QR code, markers magnetici o catadiottri), essendo gli AMR dotati di laser scanner capaci di identificare puntualmente ostacoli a terra e al di sopra dell’area di funzionamento dei sensori, e la tecnologia SLAM che supporta il robot, tale da offrire totale autonomia al sistema a prescindere da ogni tipologia di problema evidenziabile all’interno del layout. Va aggiunto che CMD SpA vanta anche capacità di progettazione e di sviluppo software, e ciò ha ulteriormente agevolato l’integrabilità del sistema all’interno del suo plant. In particolare, Il team Automazione della CMD SpA ha valutato l'utilizzo di robot mobili (AMR) per ottimizzare le attività di movimentazione dei materiali all'interno delle linee di produzione.
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